Mercoledì 20 giugno, come da programma, ci siamo recate/i nei vicoli della Grande Genova per osservare da vicino alcune delle edicole votive presenti nel centro storico.
La visita è il completamento di una delle conferenze tenute per i Corsi di Cultura dalla Prof.ssa Silvana Vernazza della Sopraintendenza di Genova dal titolo “Genova: l’arte “dei poveri” – edicole ed ex voto”.
Oltre alla presenza della Prof.ssa Vernazza abbiamo potuto beneficiare della compagnia dell’avv. Antonio Figari profondo conoscitore e cultore dei tesori dei vicoli di Genova.
Una rispolverata a quanto detto dalla Prof. in aula sul termine “edicola” di derivazione latina, intesa come tabernacolo dedicato alla Vergine e ai Santi, segno tangibile della grande devozione dei genovesi, le edicole votive che si incontrano nei vicoli sono delle vere e proprie opere d’arte, delle pietre preziose inserite nei muri degli antichi palazzi o negli angoli dei caruggi dell’antica Superba e siamo pronte per la nostra passeggiata.
La nascita delle edicole risale al Medioevo e al culto di Maria ed è legata alla consacrazione della città di Genova alla Madonna; ancora oggi attraversando i vicoli se ne avverte lo sguardo caritatevole quasi protettore che, tutto sommato, non guasta!!!
L’osservazione delle varie Madonnette ci fa tornare indietro al passato, quando queste viuzze erano percorse dai carretti e le edicole svolgevano anche un’utilità pratica: erano illuminate e quindi la sera davano luce ai vicoli ; erano un punto di riferimento quando i vicoli non avevano ancora un loro nome e trovandosi ad ogni angolo, ad ogni crocevia favorivano gli spostamenti.
Oggi, purtroppo molte di esse sono state rovinate, le statue trafugate o villanamente deturpate, i dipinti nelle teche rubati e così molti originali sono stati sostituiti con copie fedeli in ogni particolare e gli autentici salvati sono ora conservati nel museo di Sant’Agostino.
Di seguito alcune immagini di quanto le/i partecipanti hanno potuto vedere dal vivo nel corso della gita culturale.