COMMENTI ALLA VISITA DI CASA CARBONE (FAI) A LAVAGNA

Ieri  ho potuto rivivere, per qualche ora, l’atmosfera di fine 800 all’interno della Casa Carbone a Lavagna, destinazione scelta dal Centro Cultura per una visita guidata. I preziosi mobili e arredi, le numerose suppellettili esposte, hanno contribuito a donare eleganza ai locali rendendoli incantevoli e permettendo in tal modo ai visitatori di rivivere la stessa atmosfera di fine secolo vissuta dalla Famiglia Carbone. Gli  effetti delle luci soffuse emanate dagli antichi lampadari accessi, della tavola da pranzo ancora elegantemente apparecchiata, dei libri e riviste dell’epoca rimaste ancora appoggiate sul tavolo del  soggiorno poggiato su un prezioso pavimento, tutto ciò ha favorito  l’impressione che ogni cosa esistente all’interno, sia rimasta “in sospeso” da allora, in attesa di un arrivo imminente dei componenti della famiglia….. Grazie pertanto per queste nuove e piacevoli emozioni che si aggiungono a quelle da me già provate nel corso delle precedenti iniziative sempre sapientemente organizzate, curate e guidate all’Associazione, dai suoi componenti e dai suoi docenti.  In ultimo, ma non per ultimo, ancora un sentito ringraziamento ai componenti del l’Associazione per il gradito aperitivo, gentilmente offerto ai partecipanti, al termine della visita, consumato nell’incantevole giardino della Casa, da me definito “piccolo Eden” per l’atmosfera respirata nel suo rigoglioso e colorato frutteto…. Grazie ancora di tutto cuore!!!!

 

 

 

Il pomeriggio dell’ “incanto”… eh sì!! ..quasi nascosto dalle moderne costruzioni  e da quel grande grattacielo un “piccolo mondo antico”.                             

Appena lasciato il portico d’accesso, nel pieno centro di Lavagna,  si è accolti in una dimensione fantastica: un elegante edificio ottocentesco circondato da un piccolo, ma profumato ed ameno giardino, questa è Casa Carbone, dimora che i due fratelli Siria e Emanuele Carbone hanno lasciato al FAI, affinché potesse diventare  un “museo locale” e consentire anche oggi,  a noi, di riassaporare il gusto e lo spirito dell’abitare di un tempo culturalmente degno di essere tramandato e custodito. L’architetto Cristina Colombo, esperta di Casa Carbone per il FAI e per l’occasione nostra guida,  ci ha sapientemente accompagnato all’interno dell’appartamento,  posto al piano nobile dell’edificio e al di là dei vari racconti sulle stanze, sugli arredi, sui dipinti, sui libri, sugli strumenti astronomici e scientifici, sui vivaci burattini, sugli oggetti d’uso legati al ricevere, davvero molto eleganti e raffinati,  ci ha trasmesso l’anima di Casa Carbone: la calda atmosfera della vita domestica, la convivialità e  la saggezza di  una famiglia benestante dell’ottocento che non intende apparire, non cade nello sfarzo, ma fa tesoro della sobrietà e della discrezione, caratteristiche tanto care alle famiglie nobili rivierasche, senza per questo dimenticare il buon gusto e la raffinatezza,  legate al ceto sociale di appartenenza. La sensazione è  che qui  il tempo si sia fermato e  allora l’occhio si rivolge alla porta d’ingresso in attesa dell’arrivo dei padroni di casa….. Di grande pregevolezza il piccolo giardino, il polmone verde della proprietà , amabilmente attrezzato dai responsabili FAI con i tavolini per la consumazione dell’aperitivo. Avremmo potuto rimanere lì all’infinito ….., ma gli impegni di ognuno di noi ci hanno costretti ad abbandonare questo bel sogno!!!!!!!!

 

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