OMAGGIO DEI CORSI DI CULTURA DI CHIAVARI ALLO SCRITTORE LUIS SEPÚLVEDA

Poiché è alla portata di tutti reperire in Internet una profusione di dati sulla vita e sull’opera di questo noto scrittore, giornalista e sceneggiatore nato in Cile il 4 ottobre del 1949 e spentosi a causa del coronavirus in Spagna lo scorso 16 aprile all’età di 70 anni, questo omaggio non vuole essere un ripetersi di tali dati, bensì un messaggio più personale in cui si tratteggiano la sua affascinante personalità, i suoi ideali, la lotta da lui sostenuta a favore della libertà, della giustizia e dell’ambiente.

LETTERA A LUIS SEPÚLVEDA DALL’ITALIA, PAESE CHE LUI AMAVA

Grazie, Luis, per la lezione che ci hai lasciato di amore alla terra e agli animali, più che mai attuale. Tu che hai comunicato l’amore per la natura attraverso la voce della balena nella “Storia di una balena bianca raccontata da lei stessa”, che ci hai parlato di fedeltà nella “Storia di un cane che insegnò a un bambino la fedeltà”, che in un’epoca in cui vogliamo correre sempre di più e senza sosta, hai scritto la “Storia di una lumaca che scoprì l’importanza della lentezza”.

Grazie per farci riflettere sulla possibilità e la necessità di non discriminare nessuno, di non escludere, dalla capacità di comunicare e dall’amicizia, chi è diverso da noi, come nella “Storia di un gatto e del topo che diventò suo amico”, perché possiamo comprendere l’altro non soltanto mediante il linguaggio che può essere differente o anche unilateralmente inesistente, ma anche dal saper leggere nello sguardo.

Grazie per la tua ammirazione per l’Italia nata dalla tua vasta conoscenza della nostra cultura, ammirazione che ci sostiene in mezzo ai venti contrari della circostanza attuale.

Grazie a te, che avevi programmato di venire in Italia nel mese di marzo per parlare di “Coraggio” al Festival dei Piccoli e Medi Editori: “Più libri, più liberi”, annullato a motivo della pandemia.

La morte non ti ha imbavagliato, come non ti aveva imbavagliato nessuna dittatura; la morte non ti ha fatto tacere poiché l’esempio della tua vita sempre coraggiosa, fino alla fine, il tuo pensiero e le tue opere continueranno a parlare e a invitarci a non rinunciare ai nostri sogni. Ce lo dice anche il titolo di una delle tue opere “Il potere dei sogni”.

Le tue parole: “I miei sogni sono irrinunciabili, sono ostinati, testardi e resistenti” risuonano con forza in questo momento di sfida che stiamo vivendo, chiedendoci di credere in un domani migliore, spronandoci a tentare, vincendo la paura, di volare verso un cielo più pulito, se una gabbianella ha potuto imparare a volare da un gatto, come nella tua opera più amata da lettori di ogni età: “Storia di una gabbianella e del gatto che le insegnò a volare”.

Ecco perché ha un senso il fatto che tu abbia intrapreso il tuo ultimo volo verso il Cielo proprio in mezzo alla tempesta: così ora parliamo più intensamente di te e tu continui e continuerai a parlarci, attraverso i tuoi indimenticabili personaggi.

Grazia Sanguineti

Docente del Corso di Spagnolo Avanzato

 

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